5 consigli per vincere il premio Battello a Vapore

È appena uscito il bando della ventesima edizione del premio Battello a Vapore. Se scrivi per ragazzi è sicuramente un’ottima opportunità per metterti alla prova e farti notare da un editore molto importante (Piemme). La partecipazione è gratuita e si vincono anche dei bei soldini (a titolo di anticipo sui diritti), che non guasta mai. Ma come fare a vincere? Ecco cinque consigli che aumenteranno le tue chance di inviare un buon testo che si faccia notare per i giusti motivi

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1. leggi il bando con attenzione: il modo migliore per essere esclusi da un concorso è non rispettare le regole. Quindi assicurati di aver bene compreso cosa inviare, in che modo, entro quando.
La scadenza è il 26 giugno. Il testo deve avere una lunghezza compresa tra le 6.000 e le 200.000 battute (non sai come si contano? Chiedi a Google). Il testo deve essere destinato a un pubblico di ragazzi di età compresa tra 6 e 11 anni. Questo avrà quindi a che fare con i temi e il linguaggio. Niente sesso né violenza, ma nemmeno niente trattati sulle conseguenze che avranno a lungo termine le sanzioni imposte alla Russia. E attenzione, il vocabolario di un bambino di sei anni è molto ristretto rispetto a quello di uno di undici.

2. leggi i libri che hanno vinto le ultime edizioni: capire che tipo di libri è stato selezionato e individuare le loro caratteristiche principali ti darà sicuramente un grande vantaggio. Per esempio balzerà all’occhio che, pur accettando testi tra le 6.000 e le 200.000 battute, la lunghezza dei libri premiati è molto più vicina alle 200 mila che alle 6 mila.

3. studia il catalogo Battello a Vapore: il romanzo vincitore del premio verrà pubblicato nella collana Battello a Vapore. Vedere quali sono le pubblicazioni più recenti su cui l’editore ha investito di più in termini di promozione, ti darà altre importanti indicazioni sul tipo di libro che cercano, su quali temi, valori, generi quel contenitore è interessato ad accogliere.

4. pianifica la storia che vuoi scrivere: una storia è una successione di eventi organizzata che ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Una storia ha anche uno o più protagonisti che vivono delle avventure che avranno un impatto su di loro. Il tuo protagonista dovrà quindi cambiare, partire da una situazione A ed evolvere fino a ritrovarsi in una situazione Z, diversa da A perché nel frattempo il personaggio ha capito qualcosa, è cresciuto, ha trovato quello di cui ha bisogno – che solitamente è diverso da quello che voleva all’inizio.
Una storia si nutre di conflitti. Se va tutto bene senza intoppi è una noia. Metti in difficoltà i tuoi personaggi, mostraci chi sono, come reagiscono. Forse, quando ti metterai a scrivere, non tutto ti sarà chiaro, ma cerca di avere chiaro in mente il/la tuo/a protagonista, il suo bisogno, gli ostacoli che dovrà superare per ottenere quello che vuole, e la conclusione. Ogni scena deve essere funzionale al racconto, portare avanti la trama, farci affezionare ai personaggi.

5. sii ottimista. Un atteggiamento positivo verso la tua scrittura, le tue possibilità, la tua storia, ti sarà utile per superare dubbi, sindrome dell’impostore, blocco dello scrittore e qualsiasi altra difficoltà ti si pari davanti. E ricorda: anche se non vinci, ci sono un mucchio di altre possibilità là fuori. Un esempio? Con il mio romanzo “Maschiaccio e femminuccia” non ho vinto il premio Battello a vapore ma questo non ha impedito a quello stesso libro di essere pubblicato da EL edizioni.

Quindi in bocca al lupo, e se hai bisogno di aiuto scrivimi: silviapillin@gmail.com

Non hai idee? Leggi questo post con 5 consigli su dove trovarle

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